Chi medita regolarmente sa che perfino una breve sessione di meditazione al mattino ha il potere di migliorare il modo in cui si vive l’intera giornata.
Non soltanto ci si sente maggiormente sereni e rilassati, ma si riesce ad avere più attenzione, a essere più positivi e a sviluppare maggiore empatia. Creare eventi educativi che propongano agli adolescenti pratiche meditative li aiuta ad affrontare e a gestire costruttivamente le difficoltà della loro vita attuale e, soprattutto, lo stress che inevitabilmente incontreranno nel mondo e nella scuola.
In Occidente se ne sono accorti per primi i paesi anglosassoni dove, da alcuni anni in Inghilterra e da decenni negli States, viene proposta la meditazione nelle scuole all’interno dei programmi scolastici.
Il problema che affligge la maggior parte dei giovani d’oggi si chiama “sindrome da Stress Digitale” e comporta disturbi diversi: come la costante sonnolenza, il peggioramento della memoria, la difficoltà di concentrarsi, il mal di testa e può condurre nel lungo termine a gravi ripercussioni sulla salute, tra cui l’aumento del peso corporeo e la depressione. E’ dunque importante individuare dei rimedi, delle pratiche che permettano di contrastare l’iper-eccitazione cui siamo sottoposti e che permettano al nostro corpo e alla nostra psiche di rilassarsi e, di conseguenza, di ristorarsi.
Il silenzio interiore cui la meditazione conduce, è uno strumento che fa nascere tutte le migliori virtù che ci determinano come esseri umani: la spontaneità, la capacità di intimità, la consapevolezza di sé e dell’altro, la compassione, la creatività, la passione e l’intuizione. Tutte le facoltà che hanno permesso all’essere umano di trascendere i limiti che la natura gli impone nascono da momenti di silenzio interiore e da questo sono nutrite.
Da oltre vent’anni sono in corso studi che registrano fedelmente quanto accade nel cervello di un meditante grazie alle attuali tecnologie di laboratorio che oggi permettono di osservare in tempo reale il funzionamento del sistema nervoso centrale. Anche per merito di simili ricerche scientifiche la meditazione è stata “liberata” dalla falsa credenza che sia solamente una pratica religiosa, proveniente dall’Oriente.
E’ bene che la pratica della Meditazione esca fuori dalle mura dei monasteri e si sparga per il mondo, per darne i benefici a più persone possibili. Infatti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrare la meditazione come me, hanno avuto il privilegio di assaporare il gusto del silenzio e – in alcuni casi – della libertà interiore.
Un’oncia di pratica vale quanto tonnellate di teoria” – Swami Sivananda
Lo psichiatra John Denninger che lavora e fa ricerca presso la Harvard Medical School di Boston. Da anni conduce uno studio su come le pratiche antiche come la meditazione influiscano beneficamente a livello genetico e cerebrale sui soggetti affetti da stress cronico. Se la meditazione, come evidenziano queste ricerche ha effetti reali sull’attività dei geni coinvolti nelle reazioni infiammatorie e nello stress, allora non ci si dovrebbe più stupire sui suoi effetti nella gestione dell’ansia e del panico così tipici negli ambienti scolastici. La meditazione, promuove la consapevolezza ed ha come effetto ulteriore abbassare il livello di stress, non meno rilevante, quello di permettere all’adolescente di entrare in diretto contatto con se stesso, con le proprie autentiche vocazioni e passioni.
Oggi molto spesso i giovani operano scelte di vita improduttive perché non appropriate con la propria vera natura. Altre volte i giovani scelgono obiettivi irrealistici, tenendo conto solo di sé ma non dei limiti del mondo esterno. Fondamentalmente nessuno insegna ai giovani a scegliere, a prendersi cura delle proprie profonde motivazioni e di come gestire la realtà. Nessuno insegna loro a prendersi del tempo, a sedersi tranquillamente per ascoltarsi. Al contrario spesso i giovani subiscono forti pressioni a pianificare il proprio futuro in base alle aspettative dei genitori o in base ai valori proposti dai mass-media.
La velocità e la quantità delle informazioni cui sono sottoposti, la diminuzione delle occasioni per confrontarsi in relazioni reali – e non virtuali – con i coetanei, sono ulteriori elementi che ostacolano la capacità di compiere scelte consapevoli.
Il risultato è che gli adolescenti di oggi o non pianificano il proprio futuro, hanno perso il contatto con Sé, la percezione del presente e non conoscono la propria vocazione. Tanti si rassegnano a lavorare come schiavi per 8-10 ore al giorno, accettando qualsiasi mansione lavorativa per arrivare a fine mese, ritenendosi anche fortunati!
Ecco allora una pratica meditativa che ho creato per ragazzi, può essere utile a placare il disagio minorile, a diminuire le tecno-dipendenze, a comprendere il perché degli attacchi di panico, la meditazione trasforma la fragilità in consapevolezza, la paura in coraggio, l’ignoranza in conoscenza e la rabbia in tolleranza. Con la costanza della pratica si riesce a far emergere nei praticanti la loro vera Essenza, che potrà finalmente regalargli la gioia di vivere e l’amore per ogni esperienza di vita.
Preparazione alla pratica meditativa
Sedetevi comodamente su una sedia, la testa deve rimanere eretta, la schiena dritta così da permettere all’energia di risalire lungo la colonna vertebrale. La respirazione dovrebbe essere lenta e regolare: inspirazione ed espirazione durano 3 secondi ciascuna.
1 – Scegliete un luogo che userete solo per la meditazione, può essere una stanza, ma anche solo un angolo. Aiutarsi con delle immagini che rappresentino la pace e la tranquillità o anche solo un simbolo potrebbe darvi una maggiore ispirazione. Per stare più comodi potete usare un cuscino o un tappetino dove sedervi.
2 – Scegliete un momento preciso della giornata in cui meditare. I più efficaci sono l’alba e il tramonto, quando l’atmosfera è particolarmente carica di energia spirituale e ascetica.
3 – Iniziate con 10 minuti al giorno di meditazione ed aumentate gradatamente fino ad un’ora. Cercate di dimenticare il passato il presente ed il futuro. Cercate di calmare la mente ma senza forzare, per non provocare inutile tensione. Osservate l’attività della vostra mente, ma senza lasciarvi coinvolgere. alla fine essa raggiungerà la concentrazione con il prana.
4 – Osservate il respiro. Iniziate con pochi minuti di respirazione profonda per fornire al cervello un ricco apporto di ossigeno, quindi rallentate mantenendo il ritmo. L’inspirazione e l’espirazione durano 3 secondi ciascuna. Il controllo della respirazione regola il flusso di prana all’interno del corpo.
5 – Distogliete l’attenzione da tutti gli oggetti esterni. Con la meditazione cessa ogni coscienza del mondo fisico. Chiudete gli occhi e focalizzate la vostra attenzione dentro di voi: aiutatevi scegliendo un punto interno di concentrazione. Può essere tra le sopracciglia, per coloro di indole essenzialmente intellettuale, oppure il centro del cuore, per coloro di natura emotiva. Una volta scelto il punto, usate sempre lo stesso.
6 – Focalizzate la mente su un oggetto come una candela accesa o un simbolo. Anche se è impossibile svuotare la mente, ciò permetterà di concentrarsi su qualcosa di positivo.
7 – L’ascolto di musica rilassante può essere un buon modo per purificare la mente. Dopo un po’ il suono si fonde con il pensiero, annullando ogni percezione del mondo. La ripetizione vocale di una parola semplice come TI AMO o GRAZIE fa evolvere attraverso la ripetizione mentale, verso il linguaggio telepatico ed infine verso il pensiero puro e crea uno stato trascendentale.
8 – Quando raggiungerete per la prima volta lo stato di beatitudine, sentirete ancora un senso di dualità: la coscienza dell’Io e la divisione tra soggetto e oggetto saranno ancora presenti. Ciò sparirà con la pratica e raggiungerete lo stato di espansione di coscienza.
9 – Con l’espansione della vostra coscienza, vi sentirete in uno stato di beatitudine trascendentale, di pace in cui il soggetto e l’oggetto della conoscenza e la conoscenza stessa si fondono. E’ l’esperienza super-cosciente chiamata “Nirvana”, vissuta dai mistici e dai santi di tutte le religioni.
Cambiando lo stile di vita a poco svilupperete la vostra volontà, e consapevolezza di “Chi siete”.
Potete tenere un diario spirituale nel quale potere annotare il risultato di ogni meditazione, e potrà farvi capire molte cose, aiutandovi ad essere regolare nella pratica e a trarre il massimo da ogni istante disponibile. Tenere il diario vi permette nel tempo di paragonare i progressi fatti.
Solo voi potete giudicare se state facendo progressi o meno, non esistono testo guide che possano indicarlo, è del tutto soggettivo.
Vi sembra che il vostro corpo e la vostra mente stiano perdendo una sensazione di tristezza e pesantezza?
Vi sentite più in pace, più felici con voi stessi e meno inclini a crisi emotive?
Sentite manifestarsi la serenità mentale ed un senso di gioia profonda?
Stabilite una routine quotidiana ed attendetevi ad essa.
La sera, prima di coricarvi, rivedete le cose fatte durante il giorno.
Ricordate che la costanza e la sincerità sono i segreti del successo.
Buona Trasformazione!
Lorella